Tipologie di Business Plan:
Per macrocategorie possiamo distinguere le seguenti tipologie di Business Plan:
- Business Plan rivolti alle banche.
- Analisi idee imprenditoriali.
- Business Plan rivolti a finanziatori privati.
- Business Plan per orientare strategicamente l’impresa per ogni annualità.
- Business Plan per Start Up complesse.
Ognuno di questi 5 prodotti è un business plan, ma ognuno è diverso dall’altro. La profondità di analisi richiesta varia da destinatario a destinatario. Anche la spesa ed i tempi differiscono in quanto nell’analisi dei mercati di riferimento, per progetti complessi, è necessario in alcuni casi acquistare ricerche di mercato specifiche.
Pertanto ogni progetto è da noi valutato prima di essere accettato.
Lavoriamo per tenere alto il nostro score di riuscita e dare la priorità ai progetti più interessanti e con maggiori potenzialità.
La prima domanda che vi dovete porre è quindi:
A chi è rivolto il business plan e quale è il suo scopo?
La risposta a questa domanda determina di conseguenza come dovrà essere scritto il business plan e su quali parti bisogna concentrare la propria attenzione. Online potrete trovare molti template sviluppati per la redazione dei business plan. Se è vero che la struttura delle sezioni si può decisamente assomigliare ed essere abbastanza standard nella modulazione, quando non personalizzata, questo non avviene assolutamente per il peso specifico che bisogna dare alle diverse sezioni in fase di redazione.
Chi è il nostro lettore?
Che competenze ha in merito all’argomento trattato? Quanto dobbiamo approfondire il discorso e spiegare perfino i termini affinché ci comprenda appieno e entri con la mente nel nostro progetto? Possiamo usare nei suoi confronti un lessico specializzato o dobbiamo semplificare al massimo il nostro linguaggio per avvicinarlo con concetti vicini a lui? Per fare un esempio lampante, un business plan rivolto all’interno, ossia un business plan annuale dedicato ai decisori dell’azienda stessa, rispetto ad un business plan pensato per un attore esterno, come un finanziatore privato, saranno completamente diversi. Avranno si lo stesso schema, ma i contenuti ed il linguaggio, fino anche ai termini, muteranno radicalmente. Alcuni contenuti saranno più o meno sviluppati in profondità. Certe punti saranno messi in risalto rispetto ad altri. Alcune difficoltà, saranno espressamente evidenziate per la dirigenza interna che ha commissionato il lavoro per individuare criticità, o ammorbidite per gli esterni.
Non esiste dunque né il template, né il business plan buono per tutto le occasioni.
Un professionista questo lo sa, e andrà appositamente a modulare e costruire il business plan esatto per una specifica azione e per una ancora più specifica platea. Già solo questo, fa un’enorme differenza in lettura e comprensione da parte del lettore/decisore.
Non esiste il template e il modello buono per tutte le occasioni. Un business plan è un progetto unico. Fotografa perfettamente quella azienda, in quel dato momento, che sta valutando e presentando esattamente quel progetto, a quell’interlocutore. Per quanto possa sembrare strano, in oltre 13 anni di attività, non abbiamo mai avuto un risultato uguale ad un altro anche nello stesso settore. Aprire un’attività in una città rispetto ad un altra, muta tutto il contesto di analisi. Anche facendo lo stesso business plan, per la stessa azienda, a un anno di distanza, cambiera le informazioni, i dati ed il contesto su cui lavorare.
Viviamo in un contesto economico in continuo mutamento. Forse l’epoca più veloce e cangiante a memoria d’uomo. Tutto accade in maniera così veloce da cambiare il paradigma di alcuni mercati in pochi mesi. Il lavoro di raccolta, analisi, studio, problem solving e redazione del business plan, deve essere svolto nel momento più vicino alla decisione. Afffinchè il contesto che si analizza, sia quello più aderente alla realtà fattiva del momento.