Business Plan Banca.
Una tipologia di business plan fra i più trattati attualmente. Rispetto alle diverse tipologie trattate, il business plan per la banca si caratterizza per avere come lettore un potenziale direttore di banca e un suo superiore, figure non necessariamente competenti in marketing o del settore di cui tratta il business plan. In questo caso è necessario utilizzare linguaggi non esperti, ma professionali, riuscendo a narrativizzare, spiegare e semplificare loro i principali concetti inculcandoglieli durante la lettura. Bisogna prenderli per mano e accompagnarli nella presentazione dell’idea progettuale.
Un buon business plan per la banca innanzitutto si deve saper far leggere sia testualmente che economicamente.
Ambo le parti devono essere perfettamente comprensibili a colpo d’occhio. Sul lato testuale tale documento deve concentrarsi sull’individuazione di una strategia portante e declinarla in tutti i suoi aspetti logici attraverso l’analisi. Coerenza e consequenzialità dei presupposti identificati devono essere lineari lungo tutto il progetto. Le banche vogliono un business plan snello e chiaro come il sole. Vogliono capire esattamente gli aspetti globali del business plan che stanno analizzando.
Bisogna spiegare un’idea e bisogna farlo bene. Non si deve tacere niente, ma saper porre tutti gli aspetti nel modo giusto. L’approccio di scrittura è persuasivo, l’analisi chiara, l’idea portante ed il piano economico finanziario che ne segue deve essere limpida e il più leggibile possibile.
Nei business plan dedicati alla banca, per la concessione di un mutuo, bisogna essere positivamente oggettivi nella trattazione tematica e strategicamente pessimisti sulle proiezioni economiche. Lo scopo è farsi attribuire il finanziamento, dimostrando onestamente che l’idea ha la potenzialità di rientrare anche ai minimi regimi.
I cestini della banca sono pieni di business plan di attività che rientrano miracolosamente in un anno dall’investimento. L’esperienza e lo score di successi maturati ci convince che è sempre meglio essere equilibrati verso un realismo pessimista. Partendo da questa prospettiva può solo andar meglio, per voi e per la banca, con reciproca soddisfazione.
Se durante l’analisi emergessero criticità profonde e se i conti non dovessero tornare, insieme al business plan vi sarà consegnato un rapporto a parte, solo di vostra visione, dove saranno enucleati i punti al limite o su cui è necessario voi riflettiate.
Alla fine noi siamo dei consulenti e voi gli imprenditori. Nostro dovere è porvi, grazie ad un’analisi distaccata, di fronte ad una quadro quanto più realista e nel contempo convincere i decisori della banca a concedervi il finanziamento richiesto. Gli imprenditori si innamorano sempre delle proprie idee, un occhio critico esterno in valutazione e scrittura permette di offrire un quadro più oggettivo del progetto.
Il momento della redazione di un business plan per banca inoltre, consente all’imprenditore di avere accesso a una consulenza specializzata sul proprio settore. Perchè anche in un semplice business plan per banca, l’analisi che si effettua, è comunque approfondita per offrire spunti e considerazioni di sicuro interesse.
Il primo step per entrare in una cultura dell’analisi e della valutazione professionale. In tempi difficili come gli attuali, in cui i contesti mutano di continuo, effettuare un controllo e vagliare le idee imprenditoriali attraverso consulenti esterni, è un modo per arrivare dritti al punto ed individuare le criticità.
Non bisogna quindi pensare al business plan per banca, come a un’attività fine a se stessa. Ma come una metodologia per affrontare analisi e strategie in maniera proficua nel lungo termine. Il business plan per banca è oggi richiesto dagli istituti di credito. Ma sarebbe buona norma, almeno nelle decisioni più importanti, commissionarne uno per valutare l’impatto dell’azione sul benessere aziendale.